Museo dell’accademia etrusca di Cortona

Il palazzo Casali, sede del museo Etrusco della città di Cortona, fu edificato probabilmente nel corso del XIII secolo e fu residenza della famiglia che dal 1325 resse la signoria della città di Cortona. Tra gli antenati di Ranieri Casali vi era quell’Uguccio che cacciò gli usurpatori aretini nel 1261, nei decenni successivi venne costruito l’edificio, il restauro delle mura e il recupero delle strutture pubbliche e private dopo i gravissimi anni subiti negli anni dell’occupazione.

 

Opere più famose del museo

Maternità :La Maternità è sicuramente una delle opere più note del pittore futurista Gino Severini. Eseguita ad olio nel 1916

Lampadario etrusco: Il lampadario etrusco è uno dei pezzi più pregiati, noti e significativi appartenenti al Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona. Considerato uno degli esempi più notevoli della bronzistica etrusca, e realizzato intorno alla metà del V secolo, il lampadario fu rinvenuto nei dintorni di Cortona, in località Fratta, nel 1840, ma venne acquistato dall’Accademia Etrusca solo in seguito ad una lunga e complessa trattativa.

La Tabula Cortonensis: Nel 1992 vennero consegnati al comando dei Carabinieri di Camucia sette frammenti in bronzo, destinati a diventare famosi sotto l’unico nome di Tabula Cortonensis.

Madonna con bambino fra i santi protettori di Cortona: Inizialmente ed erroneamente attribuito a Francesco Signorelli, questo dipinto venne in realtà realizzato dal ben più noto Luca Signorelli alla fine del XV secolo (1510-1515 ca).

Tempietto dedicato alle glorie della Toscana: Il tempietto dedicato alle glorie della Toscana venne realizzato tra il 1751 e il 1757 da Gaspero Bruschi nella manifattura Ginori di Doccia. Carlo Ginori lo donò all’Accademia Etrusca di Cortona per commemorare il suo turno di presidenza, nell’anno 1756.