Le sorgenti del fiume Fiora alimentavano, prima che fossero destinate ad una rete di acquedotti diretta a tutta la Toscana del Sud, una peschiera inserita in un parco alberato altamente suggestivo, che completava il vasto giardino padronale degli Sforza-Cesarini, signori di Santa Fiora all’indomani della caduta degli Aldobrandeschi. Oggi la cosiddetta Peschiera è tuttora esistente ed è utilizzata, oltre che per l’allevamento di trote e di carpe, anche come itinerario turistico. Suggestivo il percorso alla scoperta delle sorgenti del Fiora. Si percorre oltre un chilometro dentro la montagna e ci si trova in una grande grotta dove l’aqua sgorga dalla roccia. Qui nasce l’acquedotto del Fiora con una portanta di circa 700 litri al secondo.